Odg SS 106, Irto: “Attenzione del Consiglio regionale allo sviluppo delle infrastrutture”

irtonicola18apr"L'ordine del giorno sulla Statale 106 presentato da tutti i capigruppo in Consiglio regionale e approvato all'unanimità, questo pomeriggio, è un segnale politico-istituzionale di grande forza, che testimonia l'attenzione dell'aula su una delle questioni più importanti per il futuro della Calabria, quella delle infrastrutture". Lo afferma il presidente dell'Assemblea legislativa, Nicola Irto, a margine della seduta delle assise di Palazzo Campanella in cui è stato dato il via libera al documento che ha come primo firmatario il consigliere Gallo. "I ritardi nella realizzazione del Megalotto 3 della Statale Jonica sono coincisi con l'avvio della nuova legislatura nazionale e sono stati seguiti, recentemente, dalla proposta di un commissariamento dell'opera, foriera di un'ulteriore perdita di tempo, avanzata dal ministro Toninelli. Temiamo che tutto ciò – prosegue Irto – sia la dimostrazione di un disimpegno del Governo nazionale rispetto allo sviluppo infrastrutturale della Calabria e, in particolare, dell'intera fascia jonica".

"Questo preoccupante passo indietro conferma infatti come la nostra regione non rappresenti una priorità né in termini di investimenti, né sul versante della riduzione del gap di sviluppo rispetto alle altre regioni del Paese. Per questo, condivido – aggiunge il presidente del Consiglio regionale – la richiesta avanzata da tutti i gruppi consiliari, che impegna la Giunta a promuovere con urgenza un tavolo di confronto con il governo, per acquisire certezze in ordine ai tempi e alle modalità di realizzazione del terzo Megalotto. Lo Stato, soprattutto in questo momento storico nel quale si palesano i rischi connessi all'allarmante progetto del regionalismo differenziato, ha il dovere di essere vicino alle regioni del Sud e alle aree, come quella interessata all'ammodernamento della Statale 106, fortemente esposte al rischio dell'isolamento e della marginalità. Il Consiglio regionale - conclude Nicola Irto – ha fornito oggi una prova di autorevole capacità di confronto democratico e di coesione nell'interesse dei cittadini calabresi".

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Il rischio che si rimetta in discussione il finanziamento per la realizzazione del megalotto della statale 106, nel tratto tra Roseto Capo Spulico e Sibari, ha animato il dibattito che si e' svolto sull'argomento in Consiglio regionale. Dal dibattito e' emersa la preoccupazione che il megalotto, che era gia' stato oggetto di approvazione nel febbraio scorso, da parte del Cipe, con un finanziamento di un miliardo e 400 milioni di euro, sembra essere di nuovo in discussione dopo l'approvazione alla Camera di un ordine del giorno che impegna il Governo alla realizzazione dell'opera, ma compatibilmente alle disponibilita' della finanza pubblica. Una contraddizione in termini secondo i firmatari dell'ordine del giorno Gallo che potrebbe nascondere il tentativo di rinviare sine die, o addirittura cancellare l'opera gia' in fase di cantierizzazione. Da qui il dibattito in Aula per chiedere l'intervento della Giunta regionale per porre in essere ogni azione utile a scongiurare l'ipotesi di rinvio o cancellazione del megalotto. Unanimi i giudizi in Aula sull'atteggiamento del Governo, a cominciare da Fausto Orsomarso (Misto), secondo il quale "qualcuno dovra' spiegare la messa a rischio di un investimento di un miliardo e 400 mila euro". Orlandino Greco (Oliverio Presidente), richiamandosi alle dichiarazioni del Ministro dell'Economia e delle Finanze Tria che nel chiedere lo sblocco di alcune opere pubbliche non avrebbe menzionato affatto la Calabria, ha definito necessaria "una ribellione politica che possa riscattarci e che sia il riscatto del sud". Analoghe critiche all'operato del Governo, "che non dimostra alcun interesse verso il sud", sono venute da Domenico Bevacqua e da Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti), secondo i quali "la presa di posizione del Governo sfugge ad ogni comprensione perche' controproducente anche nei confronti dei parlamentari calabresi che la sostengono".

 

I lavori del Consiglio regionale-  Il Consiglio regionale, nel corso della seduta odierna, ha approvato la proposta di legge che introduce "Modifiche alla denominazione e alle competenze della Commissione regionale contro la 'ndrangheta". Il Presidente della stessa Commissione, Arturo Bova, (Democratici Progressisti) ha spiegato che, oltre all'aspetto puramente formale, la modifica andra' ad incidere sulla finalita' della Commissione che potrebbe intervenire anche sui fenomeni di corruttela e, dunque, occuparsi dei fenomeni di criminalita' organizzata a 360 gradi. Con il voto contrario dei consiglieri Fausto Orsomarso (misto) e Domenico Tallini (Fi) e l'astensione di Carlo Guccione (Pd), e' stata approvata poi la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale recante "Interventi regionali per il sistema del cinema e dell'audiovisivo in Calabria". Approvata, anche, con emendamenti ed il parere favorevole della Giunta regionale, la proposta di legge, d'iniziativa della Giunta, sull' "Autorecupero del patrimonio immobiliare pubblico". "Una legge che in linea ad analoghe esperienze sperimentali gia' attuate in altre Regioni italiane - ha spiegato il relatore, Domenico Bevacqua - offre una soluzione a un duplice problema che interessa la Calabria: da una parte l'enorme patrimonio immobiliare, in particolare pubblico, abbandonato e in condizioni di degrado e, dall'altra, le difficolta' che vivono molte famiglie e individui per l'accesso ad un alloggio dignitoso. La nuova legge si pone come uno strumento utile per intervenire sul problema dell'emergenza abitativa, in presenza di una forte crisi economica e di esigue risorse pubbliche: gli edifici pubblici abbandonati potranno essere assegnati a individui e famiglie che rientrano nei criteri stabiliti per l'edilizia sociale, riuniti in cooperative o associazioni. Gli assegnatari contribuiranno direttamente al recupero del bene e questo loro contributo verra' scomputato dal canone di locazione". "Dall'attuazione della legge - ha aggiunto Bevacqua - deriveranno due importanti vantaggi: da un lato, l'ente pubblico vedra' utilizzato un bene altrimenti abbandonato e potra' recuperarlo con il contributo di risorse private; dall'altro, il bene verra' affidato a soggetti che ne hanno effettivamente bisogno e che, avendo contribuito al recupero con risorse proprie, saranno responsabilizzati nei confronti del bene interessato". Per la necessita' di ulteriori approfondimenti, su richiesta del consigliere Michelangelo Mirabello, il Consiglio regionale ha rinviato la trattazione della proposta di legge relativa alle provvidenze in favore dei mutilati ed invalidi civili e del lavoro. Rinviati anche, come stabilito in sede di Conferenza dei Capigruppo, i punti riguardanti le leggi di modifica, dell'articolo 17, comma 2 della legge regionale 23 luglio 2003, n. 11, e della legge regionale n. 4/2019. L'Aula ha quindi licenziato, con l'autorizzazione al coordinamento formale, il "Riconoscimento della legittimita' dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118". Rinviata, a seguito di una verifica sull'estensione territoriale, la proposta di provvedimento amministrativo per lo svolgimento del referendum consultivo obbligatorio per le 'Modifiche dei confini territoriali dei comuni di San Pietro Apostolo e Gimigliano, in provincia di Catanzaro'. Approvato inoltre il Provvedimento amministrativo di "Proposta di legge al Parlamento recante: 'Elenco delle imprese denuncianti fenomeni estorsivi e criminali. Affidamento diretto di lavori pubblici fino a 150.000 euro. Modifiche al decreto legislativo 50/2016 (Codice dei contratti pubblici)", firmata dal consigliere Arturo Bova (Democratici Progressisti). "Una proposta - ha spiegato Bova - finalizzata a stimolare le Camere ad intervenire sulle procedure di affidamento diretto degli appalti pubblici alle imprese vittime della criminalita' organizzata. La norma, inserita nella cosiddetta 'legge antindrangheta' della regione Calabria, e' stata espunta, su richiesta del Governo, in quanto di competenza esclusiva dello Stato".