Davi: “Mio impegno come garante cultura del premio Borsellino sarà rilanciare tema antimafia”

«Ringrazio Leo Nodari (storico fondatore del Premio Borsellino), Federico Cafiero de Raho (Procuratore nazionale antimafia) e Luigi Savina (vice capo vicario della Polizia di Stato e presidente del Premio Borsellino) per avermi conferito il ruolo di 'Garante del premio Borsellino dell'area libri e cultura'. Un incarico che mi responsabilizza ma che espleterò come ho sempre fatto: in modo operativo e concreto. Diciamo che l'incarico sarà un'occasione per stimolare i media a riporre il tema antimafia al centro dell'agenda politica. È un obiettivo molto ambizioso, ne sono consapevole, una grandissima sfida, ma almeno vorrei provarci. Questo riconoscimento – perché tale può definirsi – arriva dopo quattro anni di servizi sull'impresa mafiosa in Lombardia, Piemonte, Emilia come anche in Calabria. Soprattutto nell'ultimo anno, grazie anche all'esperienza dei 'Fuorilegge' con Paolo Liguori su TgCom24, il canale All News di Mediaset, i miei servizi hanno conosciuto una ribalta nazionale. Mi preme però dare anche voce alle decine di cronisti che, senza avere alcuna risonanza nazionale, operano nel territorio e rischiano la vita. Questa può essere una bella occasione per dare la meritata visibilità anche a loro». Lo ha dichiarato il massmediologo e giornalista Klaus Davi, nominato "Garante dell'area libri e cultura" della 24° edizione del prestigioso Premio Borsellino.

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