Sanità, Grillo: "Riapriremo stagione contratti pubblici e privati"

"Voglio dire agli operatori della sanita' privata che non sono figli di un dio minore, che assicuro loro un mio personale impegno per sostenerli nella battaglia per il rinnovo contrattuale, cosi' come voglio portare avanti il rinnovo del Ccnl dei medici della dirigenza del Ssn, fermo da 10 anni". Lo dichiara in una nota Giulia Grillo, ministro della Salute, dopo che ieri mattina una delegazione di rappresentanti dei lavoratori della sanita' privata e' stata ricevuta al ministero della Salute. I lavoratori hanno manifestato davanti alla sede di Lungotevere Ripa per chiedere il rinnovo del contratto nazionale del comparto privato fermo da ormai 12 anni. "Finora - aggiunge Grillo - i governi che ci hanno preceduto hanno totalmente trascurato i diritti dei lavoratori della sanita' pubblica cosi' come quella privata, sordi alle giuste rivendicazioni salariali e contrattuali".

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Grillo spiega che "il ministero della Salute non ha un ruolo diretto nel rinnovo dei contratti nazionali, ma come ministro ho il dovere di ascoltare e portare avanti le ragioni di chi lavora ogni giorno per assicurare le cure ai cittadini. Cosi' come non puo' esistere una sanita' di serie A e una sanita' di serie B, allo stesso modo non devono piu' esistere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B". "Pertanto - ribadisce - mi impegno a sensibilizzare gli organi competenti, innanzitutto il ministero della Funzione Pubblica, il Mef e le associazioni datoriali, per il rinnovo di tutti i contratti del settore salute, valorizzando il ruolo di chi ogni giorno tiene in piedi i servizi sanitari, garantendo qualita' e sicurezza delle cure. In questi mesi ho assicurato il mio sostegno ai lavoratori su molti fronti, ma ora e' tempo di riavviare il confronto sui contratti". Il ministro chiarisce anche che nel decreto Calabria e' stata inserita una norma che permette la stabilizzazione dei lavoratori precari del Servizio sanitario nazionale e il superamento del blocco del turn-over che da 10 anni limitava fortemente le assunzioni nella sanita', aprendo la possibilita' di assumere anche alle Regioni in piano di rientro. "Ho aumentato - conclude - le borse per i medici specialisti, aperto un tavolo sulla formazione e rilanciato il tema delle liste d'attesa con un nuovo Piano nazionale. In questi giorni 2,4 miliardi di euro stanno rientrando nelle casse regionali grazie all'accordo sul Pay Back con l'industria farmaceutica. Non mi fermo qui, il lavoro per un vero cambiamento positivo nella sanita' italiana deve andare avanti".