Decreto sulla sanità calabrese, Oliverio: "Parlamento rifletta, non abbiamo la rogna e non siamo il Burundi"

oliverioaudizione"Chiedo al Parlamento di riflettere non guardando le appartenenze politiche. La Calabria e' una regione dell'Italia, non e' il Burundi. Non sono mai stato convocato dal Ministro della Salute, che e' interessata a parlare solo con i commissari". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, durante l'audizione nella Commissione Affari sociali della Camera sul disegno di legge recante misure per il Servizio sanitario calabrese. "Per quanto mi riguarda - ha aggiunto Oliverio - nessuna intesa per le nomine, non mi interessa. Il Governo puo' gia' nominare i commissari in piena autonomia. Quello che mi interessa ed e' importante, per garantire il servizio ai calabresi, e' lo sblocco delle assunzioni. C'e' una carenza di oltre 1.400 medici e quota 100, con i pensionamenti a valanga, fara' precipitare la situazione. E' bene ricordare che la Calabria e' commissariata da dieci anni, di cui otto con blocco delle assunzioni".

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"In questo decreto, annunciato con tanto clamore e solennita', non c'e' un euro per i problemi veri della sanita' calabrese, ma ci sono solo somme, circa 790 mila euro, tutte concentrate all'aumento delle indennita' dei nuovi commissari. Somme a carico dei calabresi poiche' la nomina dei commissari riguardera' dirigenti di fuori regione con la motivazione, scritta nella relazione, che io ritengo personalmente inaccettabile, in cui si legge che 'e' auspicabile che i soggetti scelti provengano al di fuori dal contesto professionale e ambientale della regione". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in Commissione Affari sociali della Camera durante l'audizione sul ddl recante misure per il Servizio sanitario calabrese. "Non posso accettare, in qualita' di presidente della mia terra - ha aggiunto Oliverio - di catalogare i professionisti calabresi come incompetenti o qualcosa di piu', magari carichi di rognosa criminalita' o illegalita'. Non va bene e siccome sono atti parlamentari, io respingo questa impostazione".

"Respingo l'impostazione di questo decreto - ha detto ancora il Presidente della Regione Calabria - e lo dico consapevolmente con forza e determinazione. Questo non fa altro che buttare fango sulla Calabria, che non lo merita per giustificare operazioni di altra natura". "Noi avevamo avviato una manifestazione d'interesse - ha aggiunto Oliverio - che attingeva dall'Albo nazionale per la selezione dei Direttori generali. Il Decreto straordinario revoca le procedure gia' avviate e permette ai commissari di andare oltre l'Albo nazionale. Vorrei capire la ratio di questa impostazione".