Lsu-Lpu, Felsa Cisl”: “CdM lascia l’amaro in bocca”

"Ha lasciato l'amaro in bocca la giornata trascorsa a Reggio Calabria in occasione della riunione del Consiglio dei Ministri celebratosi ieri nella città dello stretto. E' stata sprecata una buona occasione per trattare, da subito, alcune vicende che non necessitavano di chissà quali atti, ma, in alcuni casi di pura e semplice buona volontà da parte dell'Esecutivo di incontrare le organizzazioni sindacali, FeLSA CISL, NiDIL CGIL , UILTem.p della Calabria promotrici del sit-in pacifico". Lo si legge in una nota del Segretario Generale FeLSA CISL Calabria, Carlo Barletta.

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"Eppure le richieste per avere un confronto sono state più volte avanzate e fatte pervenire attraverso i canali comunicativi della Polizia di Stato alla quale va il plauso per avere saputo essere tramite efficace tra la "piazza" e il "palazzo". Ma niente da fare. Alla promessa di avere una interlocuzione ne è seguito un sostanziale nulla. Nessun incontro quindi ma solo "visite di cortesia" per le centinaia di manifestanti presenti. Peccato.

Un incontro, quanto mai opportuno e necessario, avrebbe potuto dare immediate risposte ad alcune tematiche che attendono proprio da Roma cenni di effettiva definizione. Così è il caso della ripresa delle attività di tirocinio per quanto riguarda i lavoratori impegnati nei percorsi qualificanti promossi dalla Regione Calabria nell'ambito delle scuole e dei beni culturali che attendono, appunto, un cenno di approvazione da parte dei competenti Ministeri.

Si sarebbe potuto portare all'attenzione del Ministro Grillo la paradossale vicenda di alcuni lavoratori assunti con contratti flessibili della sanità calabrese da oltre un ventennio e che, nonostante le ripetute e giuste sollecitazioni, non hanno ancora ottenuto la tanto agognata stabilizzazione, con buona pace dei risparmi che l'intera operazione comporterebbe per le esangui casse della sanità calabrese.

Quanto poi alla vicenda riguardante gli ex LSU/LPU, seppure in data odierna si è provveduto ad inviare al Ministro Di Maio, come peraltro da lui richiesto durante una visita agli astanti, una apposita istanza di incontro sottoscritta dalle organizzazioni sindacali regionali di CGIL , CISL, UIL, unitamente alle federazioni regionali che si occupano dell'atavico problema, un approfondimento di merito non avrebbe guastato.

I mali della Calabria sono tanti purtroppo, e non è con le pacche sulle spalle o con i saluti di pura cortesia che questi possono essere risolti. Il rischio è quello di sminuire questioni che non riguardano cose ma persone, famiglie, lavoratori. Un rischio che possiamo permetterci e che, ovviamente, non consentiremo".