Sanità, Codacons: "Calabria in coda ai LEA, ma ai privati 258mln"

"Anche quest'anno, purtroppo, la Calabria e' fanalino di coda nei livelli essenziali di assistenza sanitaria. Una situazione che genera forti diseguaglianze tra chi vive in Calabria e chi vive nelle altre regioni e che costringe, almeno chi puo' permetterselo, ad emigrare per potersi curare". E' quanto si afferma in una nota del Codacons Calabria. "Eppure in una regione in cui non si riesce a garantire un livello accettabile di servizi sanitari - sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale dell'associazione - fa storcere il muso il budget riservato alla sanita' privata: ben 258 milioni solo per il 2019. La cifra e' riportata, nero su bianco, nella delibera del Commissario ad Acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, n. 38 del 22 febbraio 2019. 188.398.618,33 di euro, di cui 130 milioni di euro per pazienti che manifestano forme 'acute' di malattia e 58 milioni di euro per i pazienti che, pur avendo superato la fase acuta non sono ancora in grado di rientrare ('post acuti'), oltre a 68 milioni per le prestazioni specialistiche ambulatoriali". "E cosi' la Regione - sostiene ancora Di Lieto - acquista le prestazioni che servono ai calabresi ? i'anche ai fini della garanzia dei Lea', per come viene espressamente evidenziato nella delibera. Ed e' proprio per questa ragione che il Codacons ha deciso di formalizzare una istanza d'accesso al Ministero della Salute ed alla Commissione di monitoraggio dell'attuazione, definizione e aggiornamento dei Lea (istituita con DM 19 gennaio 2017), la quale ha, appunto, il compito di monitorare costantemente l'aderenza delle singole Regioni. La Commissione ha il potere di intervenire quando ravvisi una mancata, incompleta o scorretta erogazione dei livelli essenziali di assistenza avvalendosi della collaborazione del Nas dei Carabinieri". "In considerazione dei dati forniti dal Ministero della Salute - sostiene ancora il vicepresidente del Codacons - dai quali emerge che la Regione Calabria non riesce a garantire un livello accettabile di servizi sanitari, con criticita' ascrivibili in particolare ai servizi offerti agli anziani ed ai disabili, chiediamo di conoscere quali accertamenti siano stati posti in essere dal 2017 a tutt'oggi per verificare la corretta erogazione dei livelli essenziali di assistenza in Calabria e, conseguentemente, quali atti siano stati posti in essere a tutela dei cittadini calabresi. Il tutto nel rispetto dei principi di dignita' della persona, dell'appropriatezza delle cure riguardo alle specifiche esigenze nonche' dell'economia nell'impiego delle risorse".

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