Tolta la scorta fuori dalla Calabria al testimone di giustizia Mangiardi

Rocco Mangiardi, il testimone di giustizia di Lamezia Terme le cui dichiarazioni hanno consentito di fare condannare i suoi estorsori, appartenenti alla cosca Giampa' della 'ndrangheta, non ha piu' la scorta quando si trova fuori dalla Calabria. A denunciarlo e' lo stesso Mangiardi. "A quanto mi e' dato sapere - afferma in una dichiarazione il testimone di giustizia - sembra che gli uffici competenti cerchino di ridurre le spese per le tutele, speranzosi e convinti, magari, di fare una spending review anche sulla vita degli altri, su chi resiste e su chi, con una scelta netta e forte, ha messo la propria vita e quella dei propri familiari a rischio. Mi spiace dirlo, ma cosi' non e'. Non c'e' nessun risparmio, considerato che gli uomini delle forze dell'ordine che mi proteggono in Calabria, non sono un di piu' quando si rendono necessari i miei spostamenti fuori regione, per di piu' rarissimamente a scopo personale, ma vengono semplicemente sostituiti dai loro colleghi che, al loro posto, in altri territori, sono chiamati a proteggerci. Mi chiedo: costano di piu' le scorte e le nostre testimonianze o, viceversa, di piu' le mafie e la corruzione?".

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Mangiardi ha comunque assicurato che, malgrado la mancanza della scorta, continuera' ad incontrare gli studenti di tutta Italia, come ha fatto fino adesso. "Sia ben chiaro - ha detto -, non ho paura e continuero' ad andare dove saro' chiamato anche a piedi nudi e non mi fermero' perche' voglio continuare a seminare quella positivita' importante che ho e che portero' fino alla fine dei miei giorni. Questo perche' da cittadino responsabile, a prescindere dalle scelte di chi dovrebbe garantire la mia protezione, faro' sempre tutto quel che potro' per non far vincere il letame mafioso".