Barbuto (M5S): “Porterò l’emergenza del Corap calabrese all’attenzione del Governo”

«Il Co.R.A.P. – spiega la Deputata M5S Elisabetta Barbuto – è l'ennesimo scempio partorito in Calabria per volontà del Presidente della Giunta Regionale il quale ne ha firmato il Decreto di Istituzione D.P.G.R. 115 del 29/06/2016, in modo imprudente e senza uno studio che consentisse di valutare a monte le conseguenze di tale atto. Dall'approvazione della legge Regionale 24/2013, infatti, le 5 Asi Calabresi interessate dalla procedura di accorpamento sono state sottoposte a commissariamento prima con il Dott. Pasquale Monea, poi con il Dott . Giulio Oliverio ed infine con la D.ssa Rosaria Guzzo, nominata con D.P.G.R. 112 del 15/06/2016 solo 14 giorni prima della fusione avvenuta senza aver coinvolto i soci, i creditori ed i debitori, senza aver redatto un piano industriale, senza avere uno statuto che regolamentasse i rapporti sociali, ma creando una semplice sommatoria di dati contabili». «Oggi e per effetto della fusione – spiega ancora la Pentastellata – sembra che l'Ente abbia i conti ed i crediti più importanti pignorati, non riesca a pagare stipendi, contributi e fornitori, come era facilmente prevedibile, e gli stessi dipendenti con i sindacati hanno evidenziato tale situazione, ma invano perché la classe politica che governa la Regione Calabria è rimasta sorda ad ogni istanza. «Per capire la situazione – insiste Barbuto – basti pensare che prima dell'accorpamento quando esistevano le ASI calabresi gli stipendi venivano pagati puntualmente, gli Enti sani (Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia) pagavano regolarmente i contributi ed ha sempre avuto il Durc in regola e con i fornitori non aveva mai avuto blocchi di forniture per morosità. Guardando i conti emerge come le Asi di Cosenza e di Reggio Calabria hanno portato in dote al Corap una situazione disastrosa, infatti con i ricavi prodotti dalle loro gestioni non erano in grado nel 2015 di coprire neanche il costo del personale. Va notato, cosa gravissima, che i bilanci d'esercizio 2015 sono parte integrante del Decreto 115/2016 di istituzione del Co.R.A.P. e quindi nelle mani del Presidente della Giunta Regionale e dell'Ente stesso. Una situazione rimasta pressoché invariata anche nel 2016 e, per effetto della fusione, come previsto dalla legge, anche la gestione unitaria è stata anche essa fallimentare. I segnali , d'altronde, c'erano tutti. Devo, infatti, ricordare che, senza ottenere risposta alcuna, ho scritto già nel mese di maggio dello scorso anno per ottenere dalla Regione tanto i bilanci del Corap, che non risultano pubblicati, quanto lo Statuto del medesimo ente per la cui redazione mi risulta sia stato conferito l'incarico da lungo tempo, ma che pare non sia stato mai consegnato.

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«Come anche hanno evidenziato più volte i sindacati – continua la portavoce alla Camera - sono diversi mesi che la Regione Calabria non riesce ad affrontare l'emergenza Corap. Già ad ottobre sono stati registrati i primi ritardi nell'erogazione dei salari ai dipendenti e, nonostante riunioni alla presenza del Commissario Straordinario e dell'Assessore Regionale, la proclamazione dello stato di agitazione a dicembre, ancora oggi non si muove niente. Fino ad ora, pare che i dipendenti abbiano da pochi giorni abbiano percepito il salario di novembre e siano ancora creditori nei confronti dell'Ente dello stipendio dicembre, tredicesima e gennaio, tenendo conto che anche febbraio è arrivato a metà, senza prospettive future ed addirittura senza una guida politica.

Oggi il Corap, a causa delle vicende giudiziarie che hanno interessato il suo legale rappresentante, è senza una guida, allo sbando completo, la situazione finanziaria è critica e questo stato di fatto genera una crescente preoccupazione nei dipendenti che vedono una Regione Calabria assente ed incapace di trovare un Dirigente Regionale che assuma la gestione del Corap, come previsto all'art. 3 della L.R. 24/2013». «Praticamente – chiude Barbuto – siamo oltre la terza mensilità non retribuita. In questi giorni porterò l'emergenza del Corap calabrese all'attenzione del Governo producendo, ove occorra, una interrogazione parlamentare. Monitoro attentamente la questione per tentare di dare un contributo alla risoluzione di questo scempio voluto e firmato dalla Giunta regionale che ha portato solo problemi e danni alle famiglie dei lavoratori impiegati nel Corap ed in particolare ai dipendenti crotonesi.».