‘Ndrangheta in Valle d’Aosta, l’assessore al Bilancio di Saint-Pierre “referente della locale”. Morra: “Comune rischia scioglimento"

monica-carcea-fotoIl Comune di Saint-Pierre, 3200 abitanti in provincia di Aosta, rischia lo scioglimento per mafia. "La prefettura valuterà la possibilità di scioglimento del Comune di Saint-Pierre per mafia", dichiara a LaPresse il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra. "Dal canto nostro, raccoglieremo tutti gli elementi necessari. Farò si che lo Stato sia il più attento possibile a questo territorio, e, se necessario, si prenderà questo provvedimento, che servirà anche per riaffermare e far capire una volta per tutte che la 'Ndrangheta è presente in Valle D'Aosta e in tutto il nord Italia", spiega Morra. Oggi, a seguito di un'indagine della procura di Torino, i carabinieri hanno arrestato una consigliera e assessora con delega alle Finanze di Saint-Pierre, Monica Carcea, nell'ambito di un'indagine sull'infiltrazione della criminalità organizzata calabrese in Valle D'Aosta, regione in cui ad oggi nessun comune è stato sciolto per mafia.

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Per comporre le tensioni o i contrasti con altri assessori della Giunta del Comune di Saint Pierre, Carcea usava rivolgersi a esponenti della 'ndrangheta locale "chiedendo loro di intervenire con metodo intimidatorio". Inoltre, l'ex assessore al Bilancio del Comune di Saint Pierre comunicava agli 'ndranghetisti di Aosta notizie riservate in merito al rinnovo di servizi comunali affidati a soggetti privati. Per Francesco Saluzzo, procuratore generale di Piemonte e Val d'Aosta, ormai non si può più girare la testa dall'altra parte, parlando di infiltrazioni mafiose al Nord: "La società civile e la politica che non si mischia con i malfattori è un motivetto che continua ad avere un certo seguito. Purtroppo queste indagini ci dicono che non è sempre così", ha detto. Anna Maria Loreto della Direzione distrettuale antimafia di Torino ha parlato di "rapporti molti significativi tra esponenti del mondo politico locale e la 'ndrangheta che si poneva come obiettivo ad Aosta di controllare ampi settore della vita politica ed economica, intrattenendo rapporti anche con la massoneria".