Agricoltura, indennità per zone soggette a vincoli naturali: pubblicati gli elenchi regionali definitivi

Il Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari informa che sul portale istituzionale www.calabriapsr.it sono state pubblicate le graduatorie definitive della Misura 13" Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici", annualità 2018, insieme al relativo decreto.
La dotazione finanziaria autorizzata dalla Commissione Europea per la Misura 13 - composta da due interventi, 13.1.1 "Indennità compensative a favore delle zone montane" e 13.2.1 "Indennità compensative a favore di altre aree con altri vincoli naturali, diverse dalle aree montane" - è di 10 Milioni di Euro, e che le domande ritenute finanziabili sono in totale 21.577. In particolare, per l'intervento 13.1.1 le domande finanziabili sono 12.251, mentre per il secondo intervento sono 9326.

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Il consigliere regionale con delega all'agricoltura Mauro D'Acri esprime soddisfazione "perché – afferma - il lavoro di istruttoria delle domande di aiuto a valere sul Programma di sviluppo rurale procede senza sosta e gli agricoltori calabresi potranno fare affidamento sulle risorse comunitarie, per il mantenimento delle attività agricole nelle zone montane e svantaggiate del territorio regionale, che costituiscono un patrimonio da valorizzare al meglio. Questa Misura del PSR è parte integrante della strategia regionale di salvaguardia delle aree interne".
Per il dirigente generale del Dipartimento agricoltura Giacomo Giovinazzo "si tratta di una Misura della massima importanza in quanto – precisa - il premio assegnato alle aziende agricole che operano in territori svantaggiati ha il duplice scopo di sostenere gli imprenditori e di tutelare gli ecosistemi naturali e paesaggistici, la biodiversità e l'ambiente, contribuendo a garantire la sostenibilità economica di queste preziosissime aree e riducendo i rischi idrogeologici e di incendi".
La Misura 13 sostiene il permanere dell'agricoltura in montagna e nelle zone definite "svantaggiate", tra le quali zone collinari di minore altitudine, pendii molto scoscesi per l'utilizzo delle macchine o che richiedono la dotazione di attrezzature di lavoro specifiche altamente costose, fondi agricoli scarsamente accessibili o altamente frammentati, zone soggette a dissesto idrogeologico.
La continuità nell'erogazione dei servizi eco-sistemici forniti dall'agricoltura in tali aree (qualità dei suoli, riduzione rischio erosione suoli, riduzione rischio incendi, riduzione rischio idrogeologico, presidio della biodiversità e del paesaggio agrario), consente inoltre di equilibrare i redditi degli agricoltori in tali aree, compensandoli del maggiori costi sostenuti, valorizzando allo stesso tempo i prodotti di montagna e delle aree svantaggiate.