Corruzione negli appalti, Partito Comunista: "Inquietante potere delle cosche sulla politica"

"In attesa dei prossimi sviluppi dell'inchiesta, condotta dal dott. Gratteri, che ha portato in Calabria agli ultimi arresti perpetrati dalla Guardia di Finanza, e che ha visto decretare al Presidente della Regione, Mario Oliviero, l'obbligo di residenza, il Partito Comunista invita a riflettere sulla gravità che l'accertamento delle responsabilità penali a carico di rappresentanti istituzionali possa rappresentare". E' quanto scrive la Federazione regionale del Partito Comunista in una nota.

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"Di fatti questo accerterebbe come la 'ndrangheta riesca a gestire la cosa pubblica infiltrandosi negli apparati dello Stato in tutte le alternanze della guida politica, una cosa possibile soprattutto grazie all'evoluzione delle mafie da organizzazioni rurali ad holding economiche internazionali. Ciò significherebbe che la criminalità organizzata gestisce un potere enorme e crescente e sempre più difficile da azzerare".
Pertanto, il Partito Comunista, "nell'attendere maggiori dettagli sulla vicenda, premettendo che la sconfitta della criminalità non può avvenire senza riconoscere a tutti i cittadini il diritto ad un lavoro certo (e in quest'ottica vanno inserite le ultime rivendicazioni degli lsu/lpu accanto ai quali siamo stati durante la protesta affiancandoli) invita tutti i cittadini ad un unirsi a questa lotta denunciando e non sottacendo alcun sorpruso o ingiustizia che le 'ndrine e organizzazioni simili tentano di imporre sul territorio, nonché ad unirsi per la conquista dei propri diritti e per una società libera dallo sfruttamento, unico modo per acquistare una piena dignità umana e la capacità di potersi disfare da vecchi schemi che da secoli tentano di tenerli in schiavitù, quali padroni e mafiosi che, da sempre, sono alleati per dettare la propria supremazia sul popolo lavoratore".