Milleproroghe, la protesta dei Sindaci Calabresi: "Sospensione bando periferie passo indietro inaccettabile"

abramofalcomataocchiuto"La sospensione delle convenzioni per le erogazioni previste dal bando periferie da parte del Governo è un atto grave e incomprensibile, che rischia di penalizzare centinaia di Comuni in tutta Italia che in questi anni avevano programmato ed avviato importanti progetti di rigenerazione in grado di cambiare il volto delle periferie urbane, soprattutto nelle aree più degradate. Lo stralcio dei finanziamenti è un segnale preoccupante che segna un netto passo indietro nelle politiche di sviluppo condiviso con i territori". E' quanto dichiara il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, anche nella qualità di Delegato Anci alla Coesione Sociale e al Mezzogiorno, commentando il recente storno delle risorse, già destinate con atto formale dalla Presidenza del Consiglio ai Comuni italiani che avevano presentato centinaia di progetti per la riqualificazione delle periferie degradate.

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"La sospensione del bando Periferie significa per il nostro territorio un taglio complessivo di 58 milioni di euro - ha aggiunto il sindaco – un investimento da 18 milioni progettato dal Comune di Reggio Calabria sulla cintura collinare di Podargoni e dei centri limitrofi e ben 40 milioni che erano invece destinati agli investimenti programmati dagli altri Comuni del territorio metropolitano. Progetti avviati attraverso un percorso di ascolto e condivisione con il territorio, che adesso rischiano di andare in fumo a causa di questa scelta incomprensibile sulla quale chiediamo venga fatta immediatamente chiarezza".

"Tutti gli sforzi delle amministrazioni comunali per far ripartire lo sviluppo territoriale del nostro Paese sono seriamente messi in discussione dall'attuale governo centrale". Cosi' il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che, anche in qualita' di delegato Anci all'Urbanistica e ai Lavori pubblici, interviene riguardo allo stop di fondi del Governo verso i Comuni, finanziamenti che sarebbero stati investiti per le periferie.

Con il "Milleproroghe" al Senato sono infatti stati bloccati 3,8 miliardi di euro attivati dal "Piano periferie" stracciando impegni gia' firmati.

"Si tratta di un grande passo indietro nel processo di trasformazione delle citta' italiane - afferma Occhiuto - soprattutto da un punto di vista culturale e sociale. Dopo i tanti decenni che in passato avevano visto un'espansione delle nostre citta' in modo indiscriminato e speculativo con la creazione di periferie degradate e insicure, si era finalmente arrivati a destinare risorse su progetti di rigenerazione urbana. Ma tutto cio' oggi e' compromesso da una politica disfattista. E' veramente paradossale assistere al tentativo di storno di risorse a danno di tutte le citta' italiane su programmi di tale interesse culturale e strutturale. Le opere previste nei programmi del Piano Periferie servono non solo a migliorare le citta', ma la vita degli uomini che vivono e abitano le citta' - insiste il sindaco di Cosenza - investimenti consistenti, pubblici e privati, dell'ordine di circa quattro miliardi di euro complessivi rischiano di andare in fumo danneggiando non solo gli stessi i Comuni ma anche le imprese. Per non parlare del fatto - conclude Occhiuto - che saranno i cittadini a pagarne le conseguenze piu' disastrose perche' verranno meno le prospettive di riqualificazione che ormai erano a portata di mano. Come ha gia' dichiarato il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, noi sindaci dei 96 Comuni capoluogo e di alcune citta' metropolitane, valuteremo le azioni da portare avanti, anche in virtu' degli oneri sostenuti per la progettazione e per l'avvio delle opere programmate".

"L'annunciata sospensione delle convenzioni del Bando periferie per 96 tra citta' e aree metropolitane nel decreto Milleproroghe, approvato ieri dal Senato e in attesa della seconda lettura prevista alla Camera a settembre, rappresenta un provvedimento dagli effetti devastanti per tutti i comuni beneficiari, tra cui rientra anche Catanzaro con il suo ampio programma di riqualificazione delle aree degradate finanziato con 17 milioni di quota pubblica". Lo afferma il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. "Non posso che condividere il grido d'allarme lanciato dal presidente dell'Anci Decaro - spiega - nell'evidenziare la scelta scellerata di sospendere atti gia' firmati dalla Presidenza del Consiglio e dagli enti interessati e convenzioni in virtu' delle quali le amministrazioni hanno avviato attivita' di progettazione con relativi oneri a carico. Ricordo, infatti, che proprio qualche giorno fa l'amministrazione comunale ha inviato alla Presidenza del Consiglio i quindici progetti esecutivi relativi ad interventi di riqualificazione e potenziamento di servizi e infrastrutture che cambieranno in maniera radicale il volto dei quartieri Corvo, Pistoia, Aranceto e Fortuna. Fermare, per almeno due anni, i finanziamenti - dichiara - significherebbe mettere una pietra tombale su un programma che, grazie anche alla fondamentale collaborazione dei privati e alla luce delle condizioni sempre piu' difficili della casse comunali, consentirebbe di restituire piena funzionalita' e decoro a strade, aree a verde, scuole e palazzetti, oltre che garantire la piena sicurezza e il controllo in aree a rischio del nostro territorio. Il Governo faccia allora chiarezza su quale sara' la sorte di questi importanti fondi e come saranno ricollocati. Se l'emendamento inserito nel decreto Milleproroghe venisse definitivamente approvato, tale decisione - dice il sindaco di Catanzaro - potrebbe essere solo il preludio ad una cancellazione vera e propria nella prossima legge finanziaria. Invito, dunque, tutti i colleghi sindaci interessati a fare una battaglia comune per far sentire la nostra voce e impegnare la Presidenza del Consiglio ad adempiere a quanto gia' disposto e sottoscritto dal Governo. Un grido d'allarme che auspico venga recepito e veicolato anche dai parlamentari calabresi, chiamati a rappresentare e tutelare gli interessi delle citta', che devono dire chiaramente - conclude - se sono a favore o contro questa decisione che penalizza anche il nostro territorio".