Assemblea pubblica della Crpo: “Approvare al più presto legge su doppia preferenza di genere”

Prosegue l'impegno della CRPO per approfondire gli strumenti necessari nel percorso di realizzazione dell'uguaglianza di genere nelle rappresentanze istituzionali e, più in generale, nei luoghi di decisione.

In questa direzione, un contributo importante è venuto dall'assemblea pubblica organizzata dalla stessa CRPO alla sala Monteleone di Palazzo Campanella con gli interventi della presidente Cinzia Nava, della consigliera regionale Flora Sculco, dell'on. Lella Golfo e del sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

Alla presenza delle componenti la Commissione regionale e di varie associazioni calabresi, il coro è stato unanime: calendarizzare e approvare, al più presto, in Consiglio regionale, la legge sulla doppia preferenza di genere perchè la battaglia non può essere fatta solo dalle donne.

"E' una richiesta che non può più attendere e che rilanciamo con forza- ha esordito Cinzia Nava- per rafforzare ed accelerare il cammino verso la costituzione di una compiuta democrazia paritaria, perché è proprio questo che ci chiede la nostra Costituzione con gli artt. 3 e 5. Questo ultimo, in particolare- ha ricordato la Nava- sancisce che tutti i cittadini, dell'uno e dell'altro sesso, possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza e, a tal fine, la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. Questo è il quinto obiettivo dell'Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile del Pianeta: l'uguaglianza di genere. Con questa iniziativa, la CRPO Calabria – ha spiegato la presidente- ha voluto sensibilizzare la comunità regionale attraverso un confronto ed un processo di condivisione sulla introduzione della doppia preferenza di genere, già in vigore per le elezioni amministrative. Questo obiettivo rientra tra le competenze della CRPO Calabria che, oltre a sensibilizzare, deve anche assicurare la presenza della componente femminile nelle cariche elettive regionali della propria regione, nel contesto di un programma predisposto dalla Conferenza delle Presidente CRPO regionali coordinata dalla presidente Roberta Mori dell'Emilia Romagna, che vede tutte le presidenti al lavoro sull'introduzione di correttivi di equità per favorire la partecipazione femminile nelle istituzioni".

Nel portare il saluto del presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e confidando nel suo sostegno, Flora Sculco ha richiamato il testo di legge, di cui è stata promotrice, sulla doppia preferenza di genere approvato in Commissione nel 2015. "La X legislatura regionale su questi aspetti è partita benissimo con la riforma dello Statuto, da me proposta e condivisa dall'Aula, che ha reso cogente, primi in Italia, la presenza delle donne in Giunta regionale nella misura minima del 30 per cento. Ma dopo l'approvazione da parte della Commissione competente all'unanimità della doppia preferenza, la proposta – ha ammesso Flora Sculco- si è arenata, arrivando ai tre anni di ritardo di oggi, situazione che ho segnalato più volte ed anche recentemente in Conferenza dei capigruppo. Bisogna passare dalle parole ai fatti, provvedendo a richiamare la proposta di legge, affinchè venga inserita all'ordine del giorno, in una prossima seduta di Consiglio regionale. La Calabria ha accumulato enormi ritardi e continua ad arrancare, senza mostrare segni di ripresa. Per queste ragioni, è necessario – ha concluso Flora Sculco- richiamare all'impegno e alla partecipazione tutte le energie e le risorse di cui la nostra terra dispone, e, dunque, le donne".

"Le battaglie vostre sono le mie battaglie". Così ha esordito l''on. Lella Golfo, soffermandosi sulla legge 120/2011 che l'ha vista promotrice e che ha introdotto in Italia le quote di genere nei Consigli di Amministrazione e nei collegi sindacali delle società quotate e controllate dalle Pubbliche Amministrazioni. "Una vera e propria rivoluzione se si considera che, prima della legge, – ha detto Lella Golfo- la presenza femminile non superava il 5% nei Consigli di amministrazione; ora le donne sono più di 1300 donne e di queste 560 sono consiglieri-sindaci, dimostrando giornalmente capacità, innovazione e serietà". Ancora, Lella Golfo ha invitato "per un monitoraggio al fine di avere esatta contezza della realtà calabrese in quanto a presenza di tutte le donne nelle società partecipate".

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Infine, il sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nel descrivere la situazione inerente al tema nelle giunte comunali, ha ricordato che su 33consiglieri, nel Consiglio comunale reggino, le donne sono solo 3. "Non credo che la doppia preferenza sia la soluzione, ma certamente è una delle soluzioni nell'ottica della valorizzazione delle politiche di genere. Per quanto mi riguarda- ha assicurato Falcomatà- potete contare sul mio sostegno per portare avanti con consapevolezza e forza questa campagna a livello regionale".