Sindacati: "Ripartito il dialogo con la Regione, ieri incontro interlocutorio"

"E' ripreso, dopo alcuni mesi, il confronto con il Governo regionale.
Un incontro, quello di ieri, più che altro di carattere interlocutorio, nel corso del quale non si è entrati nel merito delle questioni più importanti, a partire dai temi della crescita, dello sviluppo, del lavoro
La riunione, comunque, ha evidenziato alcuni punti di riflessione positiva. Intanto, come detto, ha rappresentato la ripresa di un confronto con le parti sindacali". Lo si legge nella nota congiunta diramata da Cgil, Cisl e Uil.

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"Un altro elemento positivo, strettamente inerente alle questioni ancora aperte sul tavolo in materia di lavoro, è stata la conferma da parte dell'amministrazione regionale dello sblocco dei bandi dei tirocini formativi – che lo ribadiamo non sono la panacea di tutti i mali di questa regione - nei settori dei beni culturali, della scuola e degli uffici giudiziari. Ora che la macchina pare essersi rimessa in moto ci auguriamo che non si verifichino più intoppi in questo settore che vede coinvolti oltre 2000 calabresi, per i quali i tirocini, oltre a rappresentare un'occasione per acquisire competenze, sono una boccata d'ossigeno economica e sociale.
Riteniamo, comunque, sia prematuro poter esprimere un giudizio positivo sulle risultanze dell'incontro alla Cittadella. Ci è apparso riduttivo riscontrare come esito positivo solo la contingente risoluzione della problematica dei tirocini formativi. Sono ancora tante le cose da fare. Lo ribadiamo, manca un piano per il lavoro, manca un progetto concreto e complessivo per affrontare e risolvere, con la stabilizzazione, la questione aperta degli Lpu/Lsu o del precariato calabrese storico ed istituzionalizzato.
Ora bisogna spostare l'asticella degli impegni del governo regionale. Sul tema del lavoro e dell'inclusione sociale, tenuto conto degli oltre 300 milioni di euro disponibili attraverso il Fondo sociale europeo, la Regione deve essere in grado di mettere in campo, prima possibile, un piano complessivo che guardi a tutto il mondo del lavoro calabrese. E tempo di mettere a frutto queste risorse, ce lo impongono i dati statistici sull'occupazione in Calabria che, oggi come ieri, sono drammaticamente preoccupanti.
Al governatore Oliverio abbiamo chiesto di dare corso ad un accordo quadro regionale che sia in grado di chiarire in modo trasparente la gestione degli appalti, al fine di bloccare il rischio di infiltrazione mafiosa, elevare lo stato di sicurezza sui luoghi di lavoro e applicare concretamente la clausola sociale per la tutela dei lavoratori.
Alla giunta regionale, poi, abbiamo chiesto che venga fatto un punto sull'attuazione del Programma operativo regionale 2014/2020, sul quale il Comitato di sorveglianza ha messo in evidenza diversi ritardi di attuazione.
A chi gestisce la cosa pubblica regionale, ancora, abbiamo sottolineato l'importanza di monitorare costantemente lo stato di salute della sanità calabrese, per migliorarne gli standard di prestazione e offrire ai cittadini calabresi servizi moderni, sicuri ed efficienti.
Sul tavolo della discussione, poi, abbiamo posto nel giusto rilievo la necessitò di un focus specifico sul riordino del settore della partecipazione pubblica in Calabria. Un approfondimento che deve prendere le mosse dal chiarimento sul futuro di Sorical – anche alla luce dell'attuazione delle nuove disposizioni sul ciclo idrico regionale – e di Fincalabra.
Diamo, poi, per acquisita la ritrovata disponibilità del Presidente della Giunta regionale e della sua squadra di governo ad impegnarsi in un confronto serrato su tutti i temi proposti in questi mesi dal sindacato, a partire dalla necessità di dare concretezza ad un cronoprogramma sugli investimenti pubblici per le infrastrutture – che preveda l'avvio effettivo delle opere già finanziate e l'ammodernamento dei tratti reggini e crotonesi della Strada statale 106 – in attuazione del Masterplan per il Sud.
Il contrasto della disoccupazione e della povertà assoluta deve essere il filo conduttore di questo ultimo scorcio di legislatura.
I segnali di discontinuità, quindi, ci sono, ma non bastano. Siamo convinti che solo il confronto aperto, franco e costruttivo con le organizzazioni sindacali possa far cambiare passo alla Calabria.
CGIL, CISL e UIL valuteranno le risultanze dell'incontro con i vertici dell'amministrazione regionale in una riunione delle Segreterie unitarie che si terrà domani a Catanzaro presso la sede della Cgil".