Mariateresa Fragomeni, da Siderno ai conti della Giunta regionale

fragomenimariateresa ildispaccio600di Mario Meliadò - Il colpo d'occhio, in Consiglio regionale, svelava quasi prepotentemente la novità: quattro-assessori-donna-quattro in aula accanto a Mario Oliverio. Tra la confermata Antonella Rizzo e le tre new entry, tuttavia, solo lei è espressione geografica della provincia di Reggio Calabria: Mariateresa Fragomeni, segretario del circolo pd di Siderno, consigliera più votata in assoluto alle Comunali sidernesi del 31 maggio 2015, poi capogruppo dèm e anche bersaglio di violentissime intimidazioni (nel novembre 2016, ignoti malviventi danneggiarono il cofano della sua auto e ne sfondarono il parabrezza e le recapitarono una tanica piena d'acido e una pesantissima lettera minatoria), ma anche cugina dell'ex sindaco di Siderno Mimmo Panetta e soprattutto vicesegretario provinciale e responsabile provinciale organizzativa del Partito democratico.

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E per lei, Mariateresa Fragomeni, l'incarico regionale che è una novità assoluta, ma in assoluta coerenza in fatto di deleghe...

«Beh sì, io fin qui ho rivestito ruoli politici all'interno del mio paese, Siderno. In più, negli ultimi tre anni ho anche gestito la contabilità del gruppo consiliare del Partito democratico a Palazzo Campanella; e per fortuna, senza rilievi di sorta da parte della Corte dei conti. E poi sono una commercialista, dunque dal punto di vista politico e professionale poter avere un incarico al Bilancio è davvero il massimo».

L'inserimento suo, di Angela Robbe e di Maria Francesca Corigliano consegna pure un primato alla giunta Oliverio in fatto di equilibri "in rosa". Considerando anche che tra un anno e mezzo si tornerà al voto, qual è la sua valutazione complessiva sulla nascita di quest'Oliverio-ter?

«Sicuramente una Giunta a maggioranza femminile, non me ne vogliano gli uomini, darà una "marcia in più": le donne hanno un approccio più pratico, dal punto di vista organizzativo e, talvolta, anche politico. Mi auguro quindi che queste potenzialità si tradurranno anche in termini di migliori risultati, credo ce ne siano tutte le precondizioni. Credo proprio che, a fine mandato, lasceremo una Calabria migliore di come l'abbiamo trovata».

Assessore, lei però è anche una dirigente dèm. In una fase delicatissima su scala anche nazionale per il Partito democratico, come si approccia il percorso congressuale che porterà a breve a una nuova governance piddina su scala regionale e in provincia di Reggio Calabria?

«La risposta in questo caso non può arrivare dalla Mariateresa assessore, ma dalla Mariateresa esponente del Pd: credo che, in generale, al nostro partito vada fatto un "tagliando". In questo senso, il risultato del 4 marzo è stato palese. La riorganizzazione del partito regionale e provinciale e, a cascata, anche nei circoli credo sia un riflesso delle posizioni politiche del Partito democratico nazionale: ora, l'Assemblea nazionale è stata rinviata anche per problematiche collegate alla formazione del nuovo Governo, ma in Calabria c'è la volontà di ripartire su basi del tutto nuove. E l'abbiamo dimostrato con chiarezza, fissando già la data del nuovo congresso regionale, fissando già un calendario d'appuntamenti coi quali ci si vuol muovere per dare una nuova struttura e un'immagine diversa al partito regionale, alla Federazione provinciale e ai circoli. Circoli che però, in verità, hanno sempre dimostrato il proprio lavoro e ultimamente hanno svolto il "vero" lavoro: si può anche dire che i voti che siamo riusciti a conseguire, pur in un momento di sconfitta elettorale netta per il Pd alle ultime Politiche, per la gran parte si deve proprio all'ottimo operato dei circoli dèm».