Depurazione, Codacons: "Commissariare la Calabria per inquinamento"

depuratore"La Calabria rischia di pagare ancora. Sempre per la depurazione. Sempre perché inadempiente. Questa volta i Calabresi dovranno versare ben 60 milioni di euro all'anno per infrazioni alle direttive comunitarie. Si tratta di infrazioni accertate con sentenza esecutiva". Lo scrive il Codacons, che, "preso atto della gestione fallimentare della Regione, dei Comuni, dei Commissari straordinari e, infine, del Commissario straordinario unico, chiedono un immediato intervento finalizzato a sottrarre l'utilizzo dei fondi e la gestione degli impianti agli organi tecnopolitici - che hanno dimostrato una manifesta incapacità di garantire la tutela dell'ambiente e della salute della popolazione".

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"Chiediamo il sequestro dei depuratori - sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons - per affidarne il controllo direttamente al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.

Bisogna evitare che questa estate ci si possa ritrovare nelle medesime condizioni degli anni passati.

Siamo stanchi di registrare, tutti gli anni, le lamentele per lo stato in cui versa il nostro mare e siamo stanchi di subire condanne e pagare sanzioni per non essere in grado di utilizzare i finanziamenti.

Una situazione di perenne emergenza che non può più essere tollerata e che impone iniziative drastiche.

Il Codacons ha quindi deciso di depositare un esposto alle Procure della Repubblica territorialmente competenti affinché venga aperta una inchiesta sulle responsabilità legate allo sperpero di danaro pubblico ed all'inquinamento del nostro territorio".