Sentiero del Brigante: gli operatori turistici fanno rete

L'inserimento del "Sentiero del Brigante" nell'Atlante dei Cammini d'Italia, voluto dal Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, reso possibile dalla Regione Calabria, è una grande opportunità per le aree rurali e montane tra l'Aspromonte e le Serre.

E' un passaggio importante perlo sviluppodel vasto territorioattraversato dal sentiero, territoriotanto poco conosciuto e frequentatoquanto riccodi emergenze naturali, ambientali e culturali.

Lo affermano i numerosi operatori turistici, disseminati lungo il sentierotra Serra San Bruno e Gambarie, che si son dato appuntamento al Monte Limina per discutere, tutti assieme, ciascuno secondo le proprie esperienze, delle nuove opportunità e delle sfide da affrontare per costruire un nuovo e più incisivo sistema d'accoglienza che, unito alla proverbiale ospitalità della gente del Sud, sia in grado di attirare, lungo i circa 120 km del sentiero, un sempre maggiore numero di escursionisti.

I convenuti sono stati concordi nel ringraziare il GEA-Gruppo Escursionisti d'Aspromonte, per avere realizzato il sentiero, per averlomanutenuto, promosso con grandi trekking a piedi e a cavallo, per averesempre creduto nelle sue potenzialità ai fini dello sviluppo turistico delle aree interne, per avere proiettato, con questo importante risultato, l'Aspromonte e le Serre nei circuiti di turismo sostenibile italiani ed europei.

Sono stati altresì concordi sul loro ruolo di "presidio del territorio", che li rende strategici rispetto a qualsiasi realistico progetto di sviluppo legato alle nuove forme di turismoche si basano,sulla visita di luoghi che offrano esperienze,modi e ambienti di vita, contesti culturali diversi da quelli che caratterizzano la routine quotidiana.

Entrando più nel dettaglio gli operatori, dopo avere rilevato chemolti tra loro non conoscessero l'esistenza degli altri, circostanza tanto singolare quantoemblematica, si sono trovati d'accordosulla necessità di costituire una "rete" al fine di elaborare strategie comuni per quanto riguarda l'accoglienza e i servizi da offrire agli escursionisti che decideranno di intraprendereil viaggio a piedi tra l'Aspromonte e le Serre.Si è quindi parlato di "comunicazione", che deve essere chiara ed esauriente, sia per quanto riguarda le singole strutture sia per quanto riguarda il sistema d'accoglienza lungo tutto il territorioattraversato dal sentiero, e di "promozione del sentiero"anche attraverso l'elaborazione di offerte finalizzate alla destagionalizzazione.

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Tutti i presenti hanno concordato sulla necessità di chiedere al Parco Nazionale dell'Aspromonte, al Parco Regionale delle Serre, alle Amministrazioni tutte, già impegnate sui temi dello sviluppo delle aree interne, un nuovo e rinnovato impegno, coerente con le scelte del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, e della Regione Calabria, affinché il "Sentiero del Brigante" possa dispiegare i suoi benefici effetti lungo il vasto territorio attraversato.