Salvini: "In Calabria la gente mi incoraggia a non mollare"

salviniansa"Chiedo che in tutte le feste della Lega parta una raccolta di fondi a favore delle aree colpite dal terremoto: alla fine adotteremo una scuola, come in Emilia. Poi, voglio farmi dare dello sciacallo... Ho approfittato della vacanza per guardare qualche numero: dopo il terremoto, in Emilia c'erano 28mila sfollati. Oggi, sono 9mila gli emiliani che ancora non sono a casa loro. Su 15 miliardi di danni ai privati, e' stato risarcito il 10%, circa un miliardo e mezzo. Dei 3 miliardi di danni alle imprese, poco piu' di 500 milioni. Spero che il premier abbia il pudore di proclamare una no tax area vera. In Emilia, sono andati a chiedere gli arretrati a chi aveva subito il terremoto. Incredibile". Lo afferma il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, in un'intervista al Corriere della Sera in edicola oggi. Passando a temi piu' politici, Salvini sottolinea: "Il mio interlocutore nel centrodestra e' Silvio Berlusconi, non gente varia e eventuale. Io, Zaia, Maroni, e parecchi altri abbiamo passato l'agosto a leggere e ragionare: la nostra proposta di programma l'abbiamo e siamo pronti al confronto. Ma, appunto, il nostro interlocutore si chiama Berlusconi. Leggo che la prima uscita di Parisi sara' all'appuntamento di Antonio Tajani sul futuro dell'Unione. La' si riunisce il partito degli Alfano, della Merkel, dell'inciucio e di Renzi. Loro facciano quel che credono, di certo non saranno i nostri alleati. A Berlusconi lo diremo con assoluta chiarezza".

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"Con i Fratelli d'Italia c'e' sintonia su tutto, dal ritorno alla sovranita' nazionale all'addio a Schengen. In Forza Italia, bisognera' capire se prevalgono le nostalgie del passato incarnate da Parisi oppure si pensa a scelte un po' piu' coraggiose - aggiunge il leader leghista -. Fatto salvo che ogni contenuto di idee e' ben accetto, se Parisi intende riproporre la formula di Milano, con i Passera e gli Albertini, la nostra risposta e' no. Continui a elaborare quel che vuole, noi continuiamo a rappresentare la prima forza del centrodestra". E sulle critiche del Senatur spiega: "Io porto a Bossi un rispetto infinito ma la gente, da Nord a Sud, mi chiede di guardare avanti per risolvere i problemi che nel passato non siamo riusciti a risolvere". Al Sud "non lascio, anzi, raddoppio: e' un dovere morale. Martedi' saro' in Sicilia, poi in Calabria: la gente mi incoraggia a non mollare. A Roma, 31mila voti conquistati in autofinanziamento non sono da buttare".